Quinto successo consecutivo per Auorora Zantedeschi che ha conquistato l’Open sui campi del Tc Nettuno di Bologna. E questa vittoria, arrivata dopo quelle ottenute negli Open di Desenzano, Vicenza e Taggia (Im), dove aveva vinto anche il titolo di doppio, e nel seconda categoria allo Scaligero, ha un valore ancor più alto. Non solo perché rimanere imbattuto per cinque tornei individuali consecutivi è evento da grande giocatrice, ma soprattutto per la sequenza di match e la qualità elevatissima delle avversarie affrontate e sconfitte a Bologna.
Tabellone con 75 iscritte, montepremi da 4 mila euro, 4 classificate 2.1 come principali favorite: Claudia Giovine, Federica Di Sarra, Camilla Scala e Lucia Bronzetti. Il percorso della Zantedeschi, 2.4 portacolori dell’At Verona, è iniziato dai trentaduesimi con il facile successo sulla 2.6 Sara Dradi (At Park Firenze) per 6-1 6-0; al secondo turno il primo colpaccio con la vittoria sulla 2.2 Valeria Muratori (Carpi Sport) battuta con il punteggio di 6-3 6-1. Negli ottavi un match-chiave quello contro la 2.4 italo-argentina Nicole Fossa Huergo che aveva eliminato la diciannovenne veronese negli Italiani Assoluti di Todi di fine giugno. Anche allora era stata dura battaglia, ma aveva vinto la rappresentante del Ct Bologna per 7-5 6-3, questa volta, al Nettuno, l’ha spuntata la Zantedeschi con il punteggio di 6-4 4-6 6-4.
«Quello con la Fossa Huergo – racconta la Zantedeschi – è stato il match più duro. L’avevo affrontata agli Assoluti di Todi, sta giocando molto bene in questo periodo e sapevo che dovevo lottare ogni singolo punto per portare a casa la vittoria. Ho retto sia fisicamente che mentalmente e ce l’ho fatta».
Alla prova del nove, nei quarti, la veronese, attuale numero 732 della classifica mondiale Wta, fa ancora meglio ed elimina la Bronzetti (Tc Genova), ventiduenne numero 333 Wta, andando a vincere per 6-7(3) 6-2 6-4. «La vittoria sulla bronzetti – commenta la veronese – è certamente quella che mi ha dato più soddisfazione durante i cinque tornei. Battere una 2.1 con così buona classifica mondiale non è da tutti i giorni e mi ha dato la piena consapevolezza che possiedo il livello di gioco per poter competere con avversarie di questo calibro. L’obiettivo è riuscire a mantenerlo nel lungo periodo. Ed è quello su cui stiamo lavorando con il mio coach Damian Di Noto ed il preparatore atletico Matteo Ferrari». L’ex preparatore atletico della Tezenis è stato ingaggiato dalla Zantedeschi con cui lavora dalla fine del lockdown. «Mi aveva già allenato dai 9 ai 14 anni – spiega la giocatrice dell’Atv – mi ha già cambiato drasticamente soprattutto dal punto di vista mentale. Ora entro in campo tranquilla e fiduciosa di poter reggere fisicamente qualsiasi match».
In semifinale la Zantedeschi ha risparmiato un po’ di energie sconfiggendo per 6-4 6-3 la 2.3 Nuria Brancaccio (Pol. Menga Lecce) e si è presentata in finale, stremata ma determinatissima a superare anche l’ultimo ostacolo rappresentato dalla 2.4 Arianna Zucchini che aveva eliminato la vice-favorita Di Sarra. La finale è un’altra partita durissima. La Zantedeschi si impone sulla portacolori del Ct Bologna per 3-6 6-3 7-6 vincendo il tie-break finale per 7 a 2. E dopo i 15 set vinti a Bologna, alza il quinto trofeo in tre settimane.
«Battere una come la Bronzetti e vincere questo quinto torneo è un bel traguardo – ha concluso la veronese – che ho subito trasformato in punto di partenza da cui continuare a salire».