
l’Assessore allo Sport del Comune di Verona Filippo Rando
Domande chiuse. Risposte senza necessità di interpretazioni.
Questo serviva e questo ha fornito l’Assessore allo Sport del Comune di Verona Filippo Rando, per fugare così un po’ di dubbi.
Questa mattina l’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha comunicato le Linee Guida per la ripresa delle attività sportive, ma ancora le introduce parlando di sessioni di allenamento di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal CIP e dalle singole Federazioni.
Assessore, conferma che l’ordinanza di ieri della Regione Veneto allarga a tutti i tesserati questa opportunità? «Si, a tutti i tesserati».
L’ordinanza parla di allenamenti agonistici. Possono giocare solo coloro che hanno tessera agonistica o anche coloro che hanno invece tessera non agonistica? «Solo gli agonisti»
Gli agonisti di qualsiasi categoria? «Si».
«L’ordinanza regionale prevede significative aperture per quanto riguarda alcuni aspetti in contrapposizione con i Dpcm – ha dichiarato l’Assessore Rando – ma la Regione ha sempre dimostrato di sapere cosa fa. Giustissimo quindi riaprire con criterio. La grande notizia è che possiamo ricominciare a fare sport. Certamente dobbiamo appellarci al buon senso delle persone, ricordarsi da dove arriviamo e che stiamo facendo passi avanti. Nell’arco di un paio di settimane vedremo se ci saremo comportati bene, ma ora siamo quasi fuori dal tunnel e ne è segnale la ripartenza dello sport».
«Dobbiamo continuare ad essere prudenti – ha continuato Rando – per il momento emergenziale che stiamo attraversano non dimenticando che la priorità resta la salute. Chiunque fa sport deve esser prudente per sé stesso e per gli altri. Dobbiamo ripartire con la massima attenzione nel rispetto di coloro che hanno perso la vita, dei medici e di tutti coloro che lavorano per salvarci la vita. Dobbiamo essere scrupolosi e responsabili per non vanificare gli sforzi fatti fino».
«Per quanto riguarda i dettagli della riapertura, dobbiamo lasciare agli organi competenti l’opportunità di spiegarsi meglio, intanto si riparte e gradatamente le aperture verranno ampliate a tutti».
«Il messaggio più importante è la ripartenza con lo sport – ha concluso l’Assessore Rando – uno dei motori della nostra società che si è rimesso in moto. Dimostrazione di fiducia nei confronti degli sportivi».
Quanti tennisti possono tornare subito in campo a Verona?
I tesserati agonisti per circoli gialloblù nel 2020 sono in totale 1.551: 1.202 maschi e 349 femmine.
Sono 73 giocatori e giocatrici di 2^ categoria (compresi stranieri e giocatori residente in altre città che certamente giocheranno altrove), 342 di 3^ categoria e 1.136 di 4^.
Considerato che a Verona i circoli affiliati Fit sono 55, in fin dei conti non sono molti coloro che possono riprendere a giocare. Questi sono principalmente distribuiti nei medi e grandi circoli: solo CT Scaligero e AT Verona superano i 100 classificati, meno di 10 circoli superano i 50 classificati, la maggior parte non arriva a 30. La “densità media” è di 28 giocatori a circolo. A questi numeri vanno aggiunti i 4NC agonisti, ma in realtà rimangono pochi i privilegiati rispetto un movimento vastissimo.
Ed ora i circoli ora devono correre per organizzarsi ed accoglierli nel rispetto delle normative.
Ci sono altri dubbi oltre a quelli che porranno le 33 pagine dei Linee Guida fornite dell’Ufficio per lo Sport?