Dategli una wild card e sarete ricompensati. Un’escalation di risultati incredibile quella di Jannik Sinner, il diciassettenne altoatesino che ha appena battuto Steve Johnson nel 1° turno degli Internazionali BNL d’Italia.
16 febbraio 2019: semifinale ITF 25mila dollari Kazakhstan (veloce indoor)
24 febbraio 2019: vittoria Challenger 50mila dollari Bergamo (veloce indoor) – wild card
3 marzo 2019: vittoria ITF 25mila dollari Trento (veloce indoor) – wild card
31 marzo: vittoria ITF 25mila dollari Santa Margherita di Pula (terra outdoor)
4 maggio: finale Challenger 50mila dollari Repubblica Ceca (terra outdoor)
Nel 2018 gioca un solo ITF under 18, il Bonfiglio, dove perde ai quarti (dal giapponese Naoki Tajima) poi si dedica solo al circuito PRO ed ottiene 2 quarti di finale che, assieme ad altri risultati, lo portano a chiudere l’anno 2018 al n°763… del circuito PRO, perché la classifica ITF junior già non gli interessava un anno fa.
Ed oggi supera il 1° turno di un master 1000 per la gioia del pubblico romano che lo sostiene a gran voce e della Federtennis che trova un altro testimonial perfetto: giovane, look improbabile, tennis brillante che unisce potenza e tocco al punto che ti viene di paragonarlo a Federer, grande personalità che emerge malgrado una fisionomia da ragazzino ed una corporatura ancora in costruzione. Federtennis che non poteva non assegnargli una wild card dopo quanto fatto in questi mesi e riparare alla sua prematura sconfitta subita nelle pre-qualificazioni (contro Andrea Basso per 67 64 63). D’altra parte Sinner era reduce da una sequenza lunga e durissima di match ed era tormentato da una verruca sotto al piede. Una battuta d’arresto ci poteva stare. Meglio nelle prequali che oggi contro l’americano Johnson.
Oggi Sinner è n°262 ATP e lo statunitense, n°59, lo ha messo sotto rimontandogli un set, rimondando dal 2-5 nel set decisivo ed annullando un match ball. L’altoatesino ha vinto 5 giochi di seguito e si è imposto con il punteggio di 16 61 75.
«L’inizio non è stato facile – racconta Sinner – sul centrale e con così tanta gente che si aspettava qualcosa. Dopo che ho perso il 1° set, durante il quale ho fatto molta fatica al servizio, sono uscito per il toilet break. Quel tempo mi è servito. Al rientro la partita è cambiata. E grazie anche al pubblico che mi ha aiutato molto sono riuscito a vincerla».
Dunque dopo aver battuto Jiri Vesely nel Challenger di Ostrava (Repubblica Ceca) , Sinner mette sotto un altro top 100, il ventinovenne Johnson già n°21 (best ranking ATP 25 luglio 2016).
«Avevamo studiato il giocatore – spiega l’allievo di Riccardo Piatti – e sapevo che lui di rovescio gioca molto spesso lo slice. Ho cercato di comandare il gioco, a volte anche troppo… questo è il mio problema. Però il gioco l’ho trovato ed è andata molto bene. Mi sono piaciuto perché nella difficoltà ho cercato di trovare una soluzione, il modo per vincere. Ed è questo che fa differenza anche ad alto livello. Oggi non ho giocato un match perfetto e sono molto felice di averlo portato a casa. Anche se non esulto come magari fanno altri giocatori meno tranquilli di me, le emozioni dentro oggi sono state molto forti».
Si alza ancora l’asticella e Jannik continua a sbalordire.
«Sono sorpreso anch’io – commenta Sinner – mi rendo conto che non è una cosa normale quello che sto facendo ultimamente, però il nostro obiettivo non è di vincere solo qualche match ma di andare molto più avanti di dove sono ora».
Prossima test mercoledì contro il greco Stefanos Tsitsipas, n°9 ATP.
«Oggi contro Johnson sapevo di poter vincere e sono entrato con una mentalità diversa. Contro Tsitsipas sarà diverso, più difficile perché spinge tanto ed è lui solitamente a comandare il gioco. Io cercherò di fare il mio gioco e cercherò di trovare la soluzione per vincere durante il match. Diciamo che ho il vantaggio che io conosco lui e lui non conosce me. Vedremo…»