Tennis per Tutti – Tutti a tennis è un progetto che ho ideato ed organizzato personalmente, di cui sono felice di poter finalmente diffusamente parlare.
E’ un progetto con cui ho partecipato ad un bando nazionale indetto dal Ministero dello Sport nel 2017.
Il bando mirava a selezionare e finanziare progetti che avessero come oggetto l‘inclusione sociale attraverso lo sport. Vi ho potuto partecipare grazie alla sensibilità del Tennis Torricelle, di Diego ed Antonio Antonini, che mi hanno sostenuta ed hanno presentato il progetto, assumendosi oneri burocratici e responsabilità significative. Un contributo importante nel fornire al progetto caratteristiche altamente qualificanti lo hanno dato la dottoressa Antonella Elena Rossi, psicologa e pedagogista, ed Alessandro Marchi, pedagogista e presidente del Centro Servizi Educativi. Il progetto ha ottenuto il patrocinio della Federtennis, del Comune di Verona e dell’Unicef.
Sono stati presentati un totale di 577 progetti; di questi ne sono stati ammessi al bando 490. Sono stati finanziati i migliori 25 progetti e “Tennis per tutti – Tutti a tennis” si è classificato 22° ed è quindi stato finanziato e realizzato.
Il progetto ha un obiettivo primario: l’inserimento di bambini e ragazzi, dai 5 ai 17 anni, che vivono in condizione di grave disagio economico, nelle Scuole Tennis dei circoli del territorio del Comune di Verona. Con la collaborazione dei Servizi Sociali del Comune, in particolare del dott. Damiano Mattiolo che ringrazio sinceramente, abbiamo potuto iscrivere ai corsi di tennis 70 entusiasti nuovi allievi, distribuiti in base alla zona di residenza nei circoli: SC Verona, AT Poiano, CT Scaligero, Tennis Pineta 2018 e Tennis Club Torricelle, che per l’occasione ha inaugurato la sua Scuola Tennis. A tutti i ragazzi abbiamo regalato racchetta, scarpe e divisa del circolo e naturalmente il corso e la tessera fit. Per coloro che ne hanno necessità abbiamo messo a disposizione pulmino e servizio di trasporto da casa o scuola al circolo, e naturalmente ritorno. Supporto e indicazioni determinanti sono state fornite a tutti i soggetti coinvolti nel progetto, maestri, allievi, famiglie, dalla dott.ssa Antonella Elena Rossi. Mi sono trovata a contatto con realtà così impreviste, delicate e lontane dalla mia quotidianità, ed io stessa ho avuto necessità di ricevere da Antonella informazioni e suggerimenti preziosi e indispensabili per poter gestire al meglio alcune situazioni insolite ed allievi speciali.
L’altro obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare gli altri, i tennisti, i frequentatori dei club, gli “accumulatori seriali” e quelli che ogni volta che Federer o Sharapova cambiano il completino, lo cambiano anche loro. Per questo sono stati posizionati nei suddetti 5 circoli dei contenitori personalizzati con il logo e la descrizione del progetto. Servono a raccogliere tutto il materiale tecnico (racchette, scarpe, palline ed abbigliamento) che i tennisti scartano. Tutto materiale che noi utilizziamo ancora. Una parte noi direttamente, una parte attraverso la onlus Tennis for Africa, che ha come testimonial Kevin Anderson, e che si occupa di sviluppare la diffusione e la pratica dello tennis in Tanzania. Grazie ai “percorsi protetti” che tramite le ambasciate seguiranno questi contenitori, siamo sicuri che tutto il materiale arriverà a destinazione e farà felice molti bambini e ragazzi che sognano un completino da tennis ed una racchetta vera.
E poi c’è un altro obiettivo, centrato senza che fosse perseguito. Che mi ha reso ancor più felice. E’ accaduto che il Tennis Poiano mi ha “bruciato la notizia” ed ha pubblicato un bellissimo post sulla raccolta del materiale e i contenitori. Li ringrazio di cuore per l’iniziativa presa! In moltissimi hanno letto, commentato e condiviso quel post. Ed è accaduto che altri circoli mi hanno contattata per offrire disponibilità ad ospitare i contenitori, e che vari tennisti mi hanno chiesto dove poter portare il materiale e così la notizia si è sparsa e con essa il desiderio di partecipare a questa iniziativa di solidarietà si è estesa in maniera spontanea. E’ accaduto pure che, senza che io chiedessi alcun trattamento di favore, ogni circolo in cui sono stati inseriti i ragazzi, ci ha messo del suo: chi ha stabilito un prezzo molto scontato per i corsi dei “miei” bambini, chi ha offerto la divisa, chi ha pagato il certificato medico. Tutto questo mentre i maestri dei 5 circoli diversi sedevano allo stesso tavolo per confrontarsi sull’esperienza che stanno vivendo attraverso questo progetto.
Insomma, è accaduto che si è fatta realmente inclusione anche sotto punti di vista inizialmente ignorati. E la sensibilizzazione che desideravamo fare è stata così vera e forte che ha varcato i limiti delle nostre intenzioni e ha superato i risultati che potevamo raggiungere con i soli nostri sforzi. Il nome ed il logo del progetto sono ispirati al motto dei moschettieri, uno per tutti e tutti per uno. Beh… ha portato bene perché vi siete dati da fare in tanti. Non me lo aspettavo quindi grazie a tutti.
Ora viene però il difficile. A giugno questi 70 bambini finiscono i loro corsi. E poi che succede?
A quelli che si sono appassionati che dico? Che ora devono abbandonare il tennis e gettare la racchetta? E quelli che non hanno partecipato quest’anno ma desidererebbero anche loro provare il tennis?
Ora ho bisogno di un aiuto ancora più importante.
Devo trovare i finanziamenti per l’anno 2 di Tennis per tutti – Tutti a tennis. I prossimi corsi iniziano ad ottobre. Quindi se avete un’azienda e volete sostenere il progetto contattami! Idem se siete dei privati con il cuore grande ed una passione forte come la mia per il tennis.
Se vedeste la gioia negli occhi dei bimbi quando impugnano per la prima volta la loro racchetta nuova, ne sareste già ripagati.
Valentina